ottobre nel mare di Ischia – il video
Già in un precedente articolo avevamo parlato di incontri “particolari” nel mare che bagna l’isola d’Ischia ma quello che vi mostriamo in questo video è un evento di rara bellezza e, soprattutto, inaspettato.
Il primo di ottobre, poco dopo essere usciti dal porticciolo del borgo marinaro di Sant’Angelo, la nostra attenzione è stata attratta da una chiazza scura che spiccava in un mare piatto come uno specchio, quasi un miraggio: centinaia e centinaia di berte stazionavano in acqua, più reali che mai… altro che miraggio!
Un uccello marino, la berta, che da sempre ha affascinato i naviganti con il suo volo a pelo d’acqua e che con il suo straziante verso ha dato vita al mito delle sirene.
Sull’isola d’Ischia non ci sono colonie di berta, pertanto è probabile che questi abili volatori provengano dalle isole pontine di Zannone o Palmarola, o ancora dal Circeo o dall’isola di Montecristo. Il periodo riproduttivo termina proprio in questo mese ed ora – in vista dell’arrivo del freddo, che induce i pesci a scendere più in profondità – iniziano una lunga migrazione verso l’emisfero australe.
Cosa spingeva tanti uccelli a stare così vicini alla costa? Con molta probabilità avevano individuato una consistente “area di foraggiamento”, un tratto di mare dove trovare pesci per alimentarsi. Ed infatti, appena giunti in prossimità dell’area, abbiamo avuto la conferma della nostra ipotesi da parte di un altro campione del Mare Nostro in fatto di migrazioni: il tonno rosso.
Centinaia di esemplari di peso variabile tra i 10 ed i 30 chili, attratti a loro volta dal banco di pesce azzurro. Uno spettacolo al quale raramente capita di assistere: a bordo di una piccola barchetta, accompagnare gli spostamenti di questi giganti buoni per ore, ascoltare il fruscìo costante prodotto dai corpi che guizzano dall’acqua, toccare quasi con mano. In poche parole, sentirsi in pace ed armonia con la natura.
Una specie dalle carni pregiate che in passato ha rischiato seriamente l’estinzione a causa della richiesta spasmodica da parte del mercato giapponese. In seguito all’imposizione di normative ferree a livello mondiale, oggi la pesca è consentita soltanto per un mese l’anno (a cavallo tra maggio e giugno) e secondo determinate quote destinate alle flotte pescherecce delle singole nazioni. La specie inoltre è oggetto di un programma di monitoraggio che servirà ad elaborare limiti sempre più aderenti alla reale necessità di salvaguardia dello stock… No… Non quello di Natale con le patate… che comunque secondo noi è sempre meglio del sushi.
Un dono che il mare di Ischia ci ha voluto fare, una serata in compagnia della natura che difficilmente dimenticheremo e che ci auguriamo possiate vivere anche voi.
Luca Tiberti