Diario di una giornata per il Mare di Ischia
Cronaca di “Puliamo questo Scoglio 2010″, di Bruno Iacono.
Noi abbiamo scelto di vivere per il Mare, e ci piace immergerci, penetrare dentro di esso. Ci fa sentire bene.
Per questo abbiamo deciso di vivere su un’Isola, per questo ci piace girare e vedere sempre il Mare, da ogni angolo.
E’ con il Mare che buona parte di noi ha scelto di lavorare, campare insomma.
Noi abbiamo un occhio privilegiato perché osserviamo al di sotto della sua superficie e, a volte, troviamo ciò che non vorremmo: plastica, lattine, reti abbandonate, immondizie varie. E sappiamo di poter fare poco, se non provare a spiegare ai nostri allievi, quando insegniamo durante i nostri corsi d’immersione che quell’infinito spazio blu ha le sue regole, e va rispettato.
Abbiamo un altro modo per spiegare a coloro che non si immergono che il Mare non può essere violentato ogni giorno, perché noi, tutti noi, sopra o sotto, viviamo di Mare: portare su le porcherie che gli abbiamo “regalato”, farle vedere a tutti, anche a coloro che non hanno mai indossato una maschera.
Nasce così “Puliamo questo Scoglio”, il nostro Scoglio, la nostra Isola, e quella di domenica 18 aprile è stata la terza edizione, dopo un po’ di anni di silenzio.
Oggi esiste Assodiving Regno di Nettuno, un’associazione no profit che raggruppa 9 soggetti che operano in relazione all’immersione subacquea a vario titolo nel mare dell’Area Marina Protetta Regno di Nettuno: centri di immersione, associazioni, società di lavori subacquei.
In Assodiving R. di N. c’è Technosub, Ischia Habitat, Abysslab, Diving Agency, Nettuno Diving, Ischia Diving Center, Associazione Nemo, Orizzonti Blu e Lega Navale di Procida – Sez. Subacquea. Assodiving è presieduta da Cristina Vano, subacquea di esperienza e Professore di Storia del Diritto presso l’Università Federico II di Napoli, perché pensiamo che il Diritto del nostro Mare vada difeso al meglio.
Quest’anno il Comune di Ischia, grazie al Dottor Pasquale Scannapieco, Assessore Delegato al Demanio, ci ha dato una mano importante. Interagire direttamente con L’Ente amministrativo è il tentativo di mettere il nostro Mare al primo posto, sperando che quello di domenica al Castello sia stato solo il primo passo verso una serie di iniziative a tutela concreta e fattiva di ciò che per chi vive su un’Isola è spazio vitale.
Pasquale qualche settimana fa mi ha chiamato, e insieme abbiamo messo su questa iniziativa….
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Domenica 18 aprile 2010 – ore 8:30,
in Mare:
Eravamo tutti lì, sul versante sud del Castello, nella Baia di Cartaromana, chi in mare sulle proprie imbarcazioni, chi a terra per gestire e coordinare l’attività di pulizia delle scogliere. Primo fra tutti Peppe Renella di Diving Agency con barca e sommozzatori. L’attività subacquea era coordinata da 3 Operatori Tecnici Subacquei professionisti: Vittorio “Guarracino” (Nettuno Diving) con il suo moto pontone Polluce e l’inossidabile Mario (padre di Vittorio e sommozzatore di grande esperienza), Vincenzo Morgera detto Ciccio con il suo catamarano rosso pompiere e il suo staff (Technosub), e Fabio Patalano con la sua lancia e collaboratori al seguito (Abyss Lab). Giungevano quindi nella baia il motor sailer Shaab Rumi di Franco Savastano (Ischia Habitat) e il gommone dell’Ischia Diving Center capitanato da Simona Signorelli che ospitava anche gli amici dell’MTD Explorer di Napoli. I sub dell’Associazione Nemo con capogruppo Gianluca Iacono erano ospitati sulle varie imbarcazioni. Alle 9:15 giungeva la flotta degli amici sub della Lega Navale di Procida sotto l’attenta guida di Paolo Esposito Di Costanzo con un gommone diving e una Menorquine di 12 mt. Giungevano, per il completamento delle procedure di sicurezza, le motovedette della Guardia Costiera e dei Carabinieri che chiudevano la zona operativa all’esterno.
Lo squillo della sirena del Polluce dopo le ultime disposizioni impartite via radio VHF dava il via alle operazioni di pulizia. Alle 9:30 circa 40 sub erano in acqua, in fondo, a caccia nelle radure di Posidonia oceanica del Castello di tutto ciò che con quel giardino non aveva nulla a che fare: bicchieri, piatti e bottiglie di plastica, vetro, lattine, teli, vecchie nasse, pezzi di rete, sedie, batterie, e porcherie varie.
I sub, suddivisi in gruppi e segnalati in superficie dalle apposite boe recuperavano in ampi sacchi il materiale inquinante che veniva poi raccolto dalle lance della cooperativa Ischia Barche sotto l’attento occhio di Giulio Lauro e dei suoi collaboratori . Questi ultimi facevano da sponda tra i sub in acqua e il Polluce sul quale si concentrava tutto il materiale recuperato. Anche il Dottor Scannapieco imbarcato con Giulio, è stato immediatamente operativo, si è sporcato mani e vestiti quanto noi, e ci è piaciuto.
A terra:
Io e Luca Tiberti dell’Associazione Nemo avevamo intanto montato un piccolo gazebo che ha funzionato come base operativa per la distribuzione dei sacchi di raccolta e i guanti protettivi (forniti da Ischia Ambiente),
merendine e succhi di frutta offerti dalla Surgel Food di Vito Iacono e le magliette dell’evento sponsorizzate da Deltastudio.
Alle 9:00 ci hanno raggiunti i primi amici e i molti sconosciuti (divenuti amici) che abbiamo attrezzato con quanto necessario e siamo partiti alla ricerca e recupero della bottiglia di plastica incastrata nella scogliera. Alle 10:30 eravamo in 25 e i sacchi pieni sul muretto dell’istmo del Castello erano circa 15.
Gaia e Marzia le più giovani volontarie ma quanto mai proficue. Raffaella, Mena e Lucia tre carri armati. E poi tanti altri…
Ogni volta che facciamo questo genere di cose succede una cosa strana, turisti di passaggio in visita al Castello si fermano incuriositi, commentano, apprezzano, e c’è sempre qualcuno che scende giù, sulla scogliera e si dà da fare. Penso che l’amore per la propria Terra e per il proprio Mare è contagioso, soprattutto quando supera le parole e si concretizza in gesti semplici ed essenziali, e l’Isola diventa per un giorno di chi le vuole bene.
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Alle 12:00 come da accordi, la sirena del Polluce ha chiuso le operazioni di recupero. Le imbarcazioni, cariche di sub, si sono portate in prossimità del pontile a nord del Castello. Il moto pontone ha quindi accostato e il materiale è stato direttamente sbarcato sui camion di Ischia Ambiente. I volontari a terra hanno concentrato in un punto dell’istmo tutti i sacchi di materiale raccolto.
Tra “mare e terra” abbiamo riempito 2 automezzi, probabilmente una briciola, ma la cosa che più ci premeva è che le giovani Gaia e Marzia che ci hanno infaticabilmente aiutato possano credere che quest’Isola potrebbe ancora essere la loro meravigliosa Isola…
E’ importante raccontare queste iniziative quanto parteciparvi,
grazie Bruno